in sospensione tra cielo e terra...

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venerdì 9 agosto 2013

in viaggio...


La strada che da Seveso conduce a Bergamo è scorrevole e, molto velocemente, consente al viaggiatore di giungere presso la città designata. Il verde smagliante, anche in piena estate, che costeggia la Statale dei Giovi, lascia il passo ad un lungo nastro grigiastro costituito dalla tangenziale nord, prima e dall'autostrada per Venezia, dopo.
La vettura scivola felicemente, tra pianura e capannoni di imprese: il verde s'imbelletta dei colori accesi delle pareti, delle tettoie, delle insegne degli stessi, dando vita ad un caledoscopico paesaggio...
Dopo brevi minuti, si giunge a Bergamo...La città bassa, formata dai suoi molti borghi storici, ci porta lungo il Sentierone, antico viale un tempo stazione delle carrozze trainate dai cavalli.
Tutt'intorno è un fiorire di palazzi storici, ampie piazze dal verde curato e fiori, fiori multicolore che rallegrano lo spirito.
Ma l'itinerario non prevede lunga attenzione alla parte bassa, pur meritevole, per cui ci si dirige alla città alta. Conviene lasciare la vettura presso il primo parcheggio disponibile per gustare la bellezza della passeggiata che , dal viale lungo le mura, conduce verso la città vecchia: alta, imponente, maestosa come una antica dama che s'apre alla conquista attraverso le sue quattro porte: imeni da deflorare per poterla espugnare. Chilometri di mura e bastioni che fanno di questa meravigliosa città una fortezza inespugnabile...ma non è della storia che voglio parlarvi; voglio dirvi delle emozioni provate, percorrendo il cuore di questo luogo dell'anima, dove ogni cosa ha trovato la giusta collocazione...
Sensuale ed appagante, questo mi vien da dire: sensuale perchè ogni senso ne viene soddisfatto. La vista non può che bearsi per la bellezza del luogo: la strada antica che porta ancora inciso il passo dei carri....l'udito non si sottrae alla magia del suono delle musiche di Donizetti che nell'etere vengono zufolate da microfoni invisibili e portate  dal vento si spandono vieppiù nell'aria...Il tatto si soddisfa carezzando le antiche pietre del Mastio della Rocca o della fontana Cantarini...Il gusto è in tutto quello che l'occhio trasmette: antichi sapori di panini ai fichi, alle mele, di cestelli di noce...pizzette di vario genere, dolci allettanti, gelati rinfrescanti...è tutto un susseguirsi di profumi che gratificano l'olfatto, unito a quello di spezie,  di aromi provenienti dalle piccole botteghe, incastonate come pietre preziose lungo i muri che raccolgono, intatti, il sapore ed il calore del tempo passato.
Un viaggio che attraverso le ere: dai Galli ai Latini, dai Longobardi ai Franchi,  dai vescovi-conti ai liberi Comuni, dalla Lega Lombarda ai Visconti, dalla Serenissima all'epoca napoleonica,  dal Regno Lombardo-Veneto al Risorgimento, per finire nel 1860 col far parte del Regno e poi della Repubblica Italiana. ognuno di questi passaggi ha lasciato un segno, un simbolo, un idioma...che hanno finito con l'arricchire questa splendida città sino a far desiderare al visitatore di potersi fermare...anche in un piccolo spazio e lasciare che il suo spirito libero s'involi dall'alto d'un bastione verso luoghi altri, ormai sazio di cotanta pace e bellezza.

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