in sospensione tra cielo e terra...

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lunedì 21 aprile 2014

Vi sono mancata?

L'esperienza di Facebook ha fatto sì che io abbia tralasciato di scrivere su questo blog, e di ciò me ne pento, ma è da considerare che, in questo omento sto completando il mio romanzo " La vita deglia altri", per cui sono presa dalle "parole"...
Per chiedere scusa a quei pochi cari estimatori del mio blog, oggi voglio riportarvi una pagina dell'ultimi libro di racconti " Vuoti a perdere", con la speranza di incontrare il vostro gradimento.
Vi ricordo che il libro è disponibile sui siti on-line più noti: ibs.it, amazon, inmondadori, libreriauniversitaria, lafeltrinelli....

" Le giornate scorrevano tra un bagno rilassante nelle calde acque di quel Mediterraneo paterno  ed una passeggiata sulla rena brunastra. Ero finalmente in pace con me stessa e potevo cominciare a pensare al mio futuro, questo credei, ma ancora una volta il fato decise per me.
Mi ero appena seduta al piccolo tavolo del bar della piazzetta quando una voce, un po' stridula, mi indirizzò un complimento non molto ortodosso. Infastidita mi volsi ed incontrai, a dispetto della voce, gli occhi più azzurri che avessi mai visto, lievemente infossati cerchiati di bruno, che illuminavano un bellissimo viso.
Ne rimasi affascinata al punto da sorridere compiaciuta, anzicchè rispondere per le rime al bell'imbusto. Carlo si chiamava, ed era un piccolo imprenditore ittico. Strideva l'idea di un siculo bruno come il bronzo dalle labbra carnose e gli occhi quasi viola, altissimo e magrassimo.
Subii l'incanto del luogo e del tempo senza chiedermi nulla. Inconsciamente decisi di sovrapporre Carlo a Vice, un corpo ad un altro, un pene ad un altro...Certa della sua  esperienza sessuale, fuorviata dalla sua prestanza fisica, m'imbattei in un giovane uomo totalmente inesperto, abile segaiolo, null'altro. Fu una vera sorpresa! Pronta ad essere il suo Pigmalione, mi dedicai a lui, libera dalle mie paure, dalle insicurezze e dall'inadeguatezza del mio ruolo d'amante.
Carlo era maldestro, desideroso di conoscere, lasciarsi andare, dare tutto sè stesso in un rapporto sessuale completo. Fu un bravo allievo. La prima volta che facemmo all'amore mi prese per ben sette volte di seguito: era scatenato ed ancora una volta mi persi dietro al suo piacere, dimenticando il mio...Povero Pigmalione inconcludente folgorato dai suoi mutandoni bianco latte tesi s'un fallo in erezione che reclamava pelle calda, glutei burrosi, labbra accoglienti. Furono giorni e notti dnsi di umori caldi, di voglie inappagate...sicuri che non ci sarebbe stato un domani vivemmo l'attimo, toccando il fondo di una relazione inutile, almeno per me". pagg.30, 31 di "Vuoti a perdere" , Laruffa Editore, Reggio Calabria

venerdì 4 aprile 2014

solo un pensiero....

un pensiero, un pensiero per questa giornata d'una primavera uggiosa, ma morbida e profumata come una giovane bella donna...la pioggia gioca a nascondino e guarda il mio giardino, l'erba ed i fiori che sembrano volerle gridare: " Dai, dai....vieni giù, bagnaci, irroraci con la tua acqua, ne sentiamo l'esigenza..." Io guardo da dietro la finestra, mentre batto sulla tastiera di questo computer che mi permette di poter esprimere, a chi leggerà, i moti più reconditi della mia anima...