in sospensione tra cielo e terra...

in sospensione tra cielo e terra...

giovedì 28 novembre 2013

ancora sulla parola...


da "Il libraio di Selinunte" di Roberto Vecchioni - Giulio Einaudi Editore - 2004

"Il libraio leggeva le parole senza imporle all'ascolto, perchè le parole non nascono....Il llibraio restituiva le parole a se stesse. La lettura che usciva dalla sua bocca era un'offerta di toni per l'anima: salire, scendere, fermarsi. Salire, restare, risalire.....Leggeva il tempo che dura la parola nel cuore, senza picchi o sbalzi, perchè il cuore ha piani sovrapposti....E mentre, ignaro di tutto questo, me ne stavo lì a occhi chiusi per non perdermi nemmeno un tratto di quella specie di melodia, arrivarono a svegliarmi come tuoni i dieci rintocchi di San Giovanni. Cominciai a carrere verso casa". ( pag.25)

martedì 26 novembre 2013

la violenza sulle donne....


La violenza sulle donne non ha bisogno di una giornata di commemorazione! E' ingiurioso e patetico il tentativo politico e sociale di designare il 25 novembre quale giorno della memoria  per le tante donne uccise  e per tutte le altre  che quotidianamente subiscono molestie e violenze sia in famiglia che sul posto di lavoro - per  non parlare poi di quanto avviene per strada, sui tram, in metropolitana....
Voglio ricordarvi che la violenza può essere esercitata anche nei luoghi preposti all'educazione ed alla salute delle donne, in particolare mi riferisco alla scuola ed agli ospedali, luoghi in cui sono stati perpetrati e tutt'ora si perpetrano crimini di ogni genere ad opera di insegnanti, medici, paramedici...quanti i casi che la cronaca ci ha vomitato addosso con un certo compiacimento per lo scoop mediatico.
Oggi 26 novembre vi dedico una poesia di una grande poetessa, Alda Merini, che ho subito abusi inenarrabili nei luoghi di internamento per malattie mentali, nei quali è stata ricoverata per ben quattordici anni della sua esistenza.

Quando ci mettevano il cappio al collo
e ci buttavano sulle brandine nude
insieme a cocci immondi di bottiglie
per favorire l'autoannientamento,
allora sulle fronti madide
compariva il sudore degli orti sacri,
degli orti maledetti degli ulivi.
Quando gli infermieri bastardi
ci sollevavano le gonne putride
e ghignavano, ghignavano verde, 
era in quel momento preciso
che volevamo la lapidazione. 
Quando venivamo inchiodate in un cesso 
per essere sottoposti alla Cerletti,
era in quel momento che la Gestapo vinceva
e i nostri maledettissimi corpi
non osavano sferrare pugni a destra e a manca
per la resurrezione degli uomini...

sabato 23 novembre 2013

un pensiero per Francesco....


da "ABADIR" di Francesco Idotta - Iiriti Editore - Reggio Calabria - 2006

Dentro la testa sbatte lo Scirocco,
che da Sud-Est scarica la sabbia.
Alla marina impreca il pescatore,
contro l'attesa vana della rete. 

Un dondolìo che nausea partorisce
e prende il suono della campanella,
la stessa che risuona sulla coffa
quando s'avvista il pesce sotto poppa.

Il marinaio serba dentro al petta
una preghiera per i morti stesi
sotto la coltre eterna del silenzio
e poi non ha più fiato per l'amore.

Questo Scirocco asciuga le meningi
e il sangue lento porta la mestizia
oltre il dovuto tra le mani nude.
Ora la pioggia lava anche la terra,
che dal deserto è giunta a colorire
le strade nere ed i cipressi alti.

Sono nel vento le parole dette
confuse con le dolci sensazioni
di essere passati oltre il confine
della pazzia e dell'indiffernza.

Ora che soffia piano lo Scirocco,
ora che pioggia bagna le mie mani
ora che la mia testa cambia vita,
sorridi cielo e lascia la tristezza!

D'Africa il rosso tinge le colline
e non riscalda il cuore che ha sete
ci vuole l'acqua sulle zolle arse
perchè il fungo dia il suo profumo.

martedì 19 novembre 2013

Il guerriero nasconde ciò che ha dentro


" Sei molto debole ora, e il combattimento diventa sempre più difficile. 
  Chiudi le porte nascondi ciò che hai dentro. La vita è preziosa e non
  merita di essere abbandonata nelle mani di demoni indegni.
  Ritirati, riunisci gli eserciti e soltanto allora parti in cerca delle ombre.
  Non prima.
  Mai prima! "

da " L'oracolo del guerriero" di Lucas Estrella - TEA

  

sabato 16 novembre 2013

sull'inutilità della storia


" Il tempo insegna solo quello che gli uomini sono disposti ad imparare, se così non fosse, il mondo oggi sarebbe retto da regole morali ineccepibili, democratiche, in armonia con la natura tutta".

sull'erudizione

" L'erudizione si alimenta di pensieri altrui che, se uniti ad una ferrea memoria, millantano una buona cultura".

da " FABULAE" - di Annamaria Barreca - Ibiskos Editrice- Empoli (FI) - 2006   

lunedì 11 novembre 2013

poesie


Il caldo alito
infoca le stoppie
lascia polvere dorata
su scheletri di barche...

          *****

All'ombra dell'ulivo
riposo.
Lo sguardo
a colline brulle
agavi puntute
profumi di zagare.
Dimentico
quanto poco valga
la vita di un uomo
il sangue versato
su questa terra fatale.
Dimentico
all'ombra dell'ulivo.

da "Terragra" - Reggio Calabria - 2009 - a cura del Circolo Rhegium Julii

domenica 10 novembre 2013

idee....


idee
idee perdute
ritrovate sull'ali
d'un tabano
molestia al
silenzio quotidiano
                zzz...zzz...zzz...
                                 idee
                     idee seguite
          trascurate su ripari
                        di soffitte
                   dorate tracce
            alle mie sconfitte

                * * * *

intenerita
    da irsute
       deduzioni
             bracco
         di versi
      piume
il calamo lamenta

da "canti scapigliati" - Città del Sole Edizioni - Reggio Calabria -2008

lunedì 4 novembre 2013

poesia dell'autunno...


Una strana luce grigiastra rende i contorni delle case e degli alberi quasi evanescenti...L'autunno avanza con le sue foglie ondeggianti e variegate che, una volta posatesi, danno vita ad un tappeto
dai colori più cangianti - rossastro, avorio, giallo, verde spento - che scricchiola allegramente sotto le mie scarpe. Tutto appare quasi ovattato: i suoni non lacerano più i miei timpani, il sole, quando sfida le nubi, è caldo ed accogliente, in casa si cucinano piatti che sanno di famiglia e di allegrezza: funghi trifolati, polenta "concia", castagnaccio riempiono la saletta di fragranza e scaldano il cuore...Un bicchiere di un buon vino novello lascia lontana la malinconia, mentre l'aria di Natale già aleggia intorno.