Qui
al sicuro sul monte Ararat
osservo
l’oceano
che
lentamente s’ingrossa.
ed
inghiotte alberi monti
e
tutto quanto fu necessario
al
vivere quotidiano.
S’inabissano
senza speranza
vite
vissute o solo immaginate…
Dall’alto
del monte Ararat
mi
scruto
e
vedo un essere nuovo che
si
duole dell’immane sciagura
ma
l’occhio al cielo
trafitto
dai dardi di luce
intuisce l’azzurro.
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