mercoledì 31 luglio
da " Io Sono...En Soph..." pag 67
Fu in un primo pomeriggio torrido che decidemmo, il mio compagno ed io, di andare a visitare
Capo Colonna. Il luogo brullo, arido, profumava di sulla e graminacee cotte da solleone inclemente; la spianata che raccoglieva pietre, cocci ed il tracciato del tempio , ci accolse sospettosa: troppa gente nei secoli, spesso indifferente, l'aveva profanata. Solo la colonna, torreggiante, osservava con distacco gli esseri umani, persi nella loro umanità......................................................................................
Presa dalla suggestione de luogo m'incamminai tra le rovine del tempio..............................scaglie di pietre ovunque, cocci d'antichi vasi, anfore...Mi chinai e ne colsi alcune.........................trattenendo tra le mani l'oggetto avrei potuto sentire, vedere qualcosa riconducibile a colui-coloro che l'avevano posseduto. M'affascinava quella remota possibilità...
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