in sospensione tra cielo e terra...

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lunedì 4 gennaio 2021

Riflessioni...


 

Ho sperato che questa pandemia, o iattura, come più vi aggrada, avrebbe potuto cambiare le sorti dell'umanità a livello planetario. Mi devo ricredere: i mesi "bui" per alcuni, "illuminanti" per tanti altri, non hanno sortito l'effetto che io avrei sperato. Mi duole dovere ammettere che il cambiamento coattivo, dei mesi appena trascorsi, quella sorta di comunione nel dolore e nella privazione, poco hanno insegnato. Questo 3 giugno, appena trascorso, ha segnato un risveglio ed una voglia di riappropriarsi delle proprie consolidate abitudini nel male e nel bene. Riabbracciarsi a tutti i costi, ritornare al rituale dell'happy hour e dell'apericena, riprendersi le piscine, le palestre, i centri commerciali, i musei ( forse questi ultimi degni di assoluzione), ha significato molto per tutti. I pseudo "arresti domiciliari" hanno indotto poco a riflessioni più profonde e determinanti per la salute del pianeta.

Viviamo in un tempo che ingloba e fagocita energie, con le conseguenze ben note a tutti. Le morti di centinaia di migliaia di esseri umani ci hanno commosso, ma, a quanto pare, non ci hanno convinto abbastanza. È necessario ritornare alle città co l'aria irrespirabile, ai fiumi spumeggianti e dai colori cangianti, ai mari ricchi di rifiuti di ogni genere che continueranno a decimare cetacei, tartarughe ed altri abitanti del pianeta sommerso.
Abbiamo bisogno di ritrovare l'animale di prima che abitava in noi, l'isolamento ci ha indotto in depressione, ansia e angoscia. La paura di una morte che ci avrebbe potuto levare il respiro ha vinto sulla voglia di vivere la bellezza e la ricchezza della nostra interiorità.
Il gattopardismo di Tomasi di Lampedusa sembrerebbe appropriato visti i tempi.
Sono delusa, quasi offesa, da questi atteggiamenti e soluzioni poste in essere per salvare un "sistema mondiale" volto solo alla salvaguardia dell'economia e del capitale. Avrebbe potuto essere, invece, il momento giusto per prendersi cura e cercare e trovare soluzioni che salvaguardassero Gaia, questa nostra magnifica Terra malata quasi terminale. Non ci saranno farmaci chemioterapici o radiazioni benefiche a preservarle la vita. Non mi rimane che osservare, impotente, il perpetuarsi di questo immane crimine.
#lannapensiero

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