in sospensione tra cielo e terra...

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giovedì 29 novembre 2007

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...è, dunque certo: io mi scrivo addosso! Vana l'attesa di parole che, unite alle mie, possano intrecciare i linguaggi, aprire breccie, scoprire tesori celati tra le pieghe della mente, dell'anima.
La mia luna, stasera, è nera! Dovrò attendere un altro giorno, forse...
La mia solitudine è in sintonia con la solitudine dell'intera umanità; quell'umanità abbandonata, prostrata, annichilita dalla miseria, in balia dei poteri più o meno piccoli, più o meno pericolosi.
Ma la solitudine è uno stato di grazia a cui si arriva per gradi: superato lo sgomento iniziale, ci si accorge che non v'è condizione più gratificante di questa. Nessuno a cui render conto, a parte quel te stesso inquieto, insoddisfatto, mai pago. Nessun compromesso, libertà assoluta. Nessun freno o spreco d'energia...Bozzolo, crisalide, farfalla...Aurora, alba, giorno, meriggio, crepuscolo, sera, notte...Gamete, ovulo, morula, embrione, feto, neonato, maschio, femmina, gamete, ovulo, morula, embrione, feto, neonato, femmina, maschio....

1 commento:

Polimnia ha detto...

en en sof en so or, che cosa richiamano in me, grandi cose. grandi non sta per edificanti rispetto a degeneranti. Quando si è all' en - en sof - en sof or, si è integrato tutto, si è all'alef, la totalità, l'Uno. E anche tutto ciò che fino a ieri, anche ad oggi, separavo da me e giudicavo è riconosciuto mio. Grazie per questo tuo nominarti così, mi permette di dire grandi cose.
Appena ho scritto queste tre parti dell'essere sullo spazio dei commenti, mia figlia Irene, mi ha guardato storto, "Ma'" come dire "dai i numeri? o meglio, straparli?". Allora un pò ho spiegato, non le interessa gran che, d'altronde è meglio che si goda la sua età.
Il mentale, sto guardando il mentale e le sue dinamiche, non le chiamo insidie perché ho detto che voglio integrare tutto, perché per il solo fatto che esiste ha un senso.Oggi qualcosa di nuovo ho compreso ma ancora lo sto osservando, poi ti dirò.
Qunato mi piacerebbe il confornto non tanto su Dio, sulle credenze, sullo spirituale, ma semplicemente sulle dinamiche che attiviamo ogni attimo e attraverso le quali creiamo la nostra realtà. Perché questo è, solo questo. Osservare tutti quegli schemi e quelle dinamiche trasparenti che utilizziamo per creare e non ce ne rendiamo conto. Anzi, è meglio dire che "cominciamo a rendercene conto".
Per me sei un rivolo argenteo che comincio ad individuare nella mia esistenza, perchè parli, dici, e perchè mi permette di farlo. A presto
Zimir